La transizione verso una mobilità urbana a zero emissioni continua a guadagnare slancio in tutta Europa, con città sempre più impegnate ad adottare soluzioni tecnologiche che riducano l’impatto ambientale del trasporto pubblico. Tra queste, Stoccarda si distingue per aver compiuto un nuovo passo concreto: l’introduzione nella propria rete di dieci autobus articolati a celle a combustibile, realizzati da Daimler Buses.
Questa iniziativa, frutto di una pianificazione mirata e del sostegno istituzionale, rappresenta un importante esempio di come l’innovazione possa essere applicata in modo efficace su scala urbana, combinando sostenibilità, prestazioni e attenzione alle esigenze operative. Con l’arrivo degli eCitaro G fuel cell, la città rafforza il proprio impegno verso un futuro senza emissioni, dando il via a una fase operativa che potrebbe presto essere replicata in molte altre realtà europee.
Gli autobus eCitaro G introdotti da Daimler Buses sono tra i primi al mondo a combinare alimentazione elettrica a batteria con celle a combustibile alimentate a idrogeno in modalità “H₂ mode”, un’impostazione di guida sviluppata appositamente per consentire al veicolo di funzionare esclusivamente sfruttando l’energia prodotta dalla cella a combustibile.
In questo assetto operativo, l’autobus non necessita di fermarsi per la ricarica da rete elettrica: l’energia richiesta per la trazione viene generata direttamente a bordo, sfruttando l’idrogeno stoccato nei serbatoi e convertito in elettricità tramite la fuel cell da 60 kW. Questo approccio rappresenta una svolta concreta per l’efficienza del trasporto pubblico: si eliminano i tempi morti associati alla ricarica, si ottiene maggiore autonomia — ideale per tratte urbane estese o topografie complesse — e si garantisce maggiore flessibilità nell’organizzazione dei turni e delle tratte operative.

Un sistema integrato per alte prestazioni e comfort passeggeri
Sul piano tecnico, gli eCitaro G fuel cell sono equipaggiati con quattro pacchi batterie ad alta densità energetica di tipo NMC3, per una capacità complessiva di 392 kWh. Questa combinazione consente al sistema di garantire potenza stabile e duratura anche durante le ore di punta o in presenza di pendenze rilevanti. L’intero modulo a idrogeno, compresa la fuel cell, è alloggiato sul tetto della sezione posteriore, ottimizzando la distribuzione dei pesi e lasciando invariato lo spazio interno destinato ai passeggeri.
Ogni autobus può ospitare fino a 124 persone, offrendo un ambiente moderno, silenzioso e privo di emissioni locali. Oltre al vantaggio ambientale, questo tipo di architettura contribuisce a elevare il comfort complessivo del servizio, riducendo le vibrazioni e il rumore, e migliorando la percezione della qualità da parte dell’utenza.
Una strategia urbana integrata e sostenuta dalle istituzioni
L’introduzione degli autobus a idrogeno non è un’iniziativa isolata, ma parte di un piano di transizione energetica organico e sostenuto a livello politico e finanziario. Il governo del Baden-Württemberg ha stanziato risorse significative per supportare sia l’acquisto dei veicoli che lo sviluppo delle infrastrutture correlate, come i punti di rifornimento a idrogeno e le officine attrezzate per la manutenzione dei nuovi sistemi di propulsione.
Questo tipo di sostegno istituzionale è cruciale per consentire agli enti locali di sperimentare e adottare tecnologie avanzate senza compromettere la sostenibilità economica del servizio. Inoltre, il progetto di Stoccarda dimostra come la trasformazione del trasporto pubblico possa procedere in modo graduale ma deciso, integrando tecnologie già mature come la trazione elettrica con soluzioni complementari come le celle a combustibile. Il tutto all’interno di una visione coerente che punta all’eliminazione dei veicoli diesel nel giro di pochi anni.

Collaborazione tra pubblico e privato: il caso Daimler Buses–SSB
Il progetto degli eCitaro G fuel cell è anche un esempio virtuoso di collaborazione tra settore pubblico e industria. Daimler Buses, produttore dei veicoli, e la Stuttgarter Straßenbahnen AG, operatore della rete, hanno lavorato fianco a fianco per mettere a punto un prodotto che rispondesse alle specifiche esigenze della città. La modalità di guida “H₂ mode” è stata sviluppata tenendo conto del layout urbano, della durata media delle tratte e delle condizioni operative tipiche di Stoccarda, segno di una progettazione realmente su misura.
Questo tipo di sinergia è fondamentale per garantire non solo l’introduzione della tecnologia, ma anche la sua piena integrazione nei processi operativi quotidiani. La capacità di adattare una soluzione tecnica a un contesto reale, urbano e articolato, è ciò che fa la differenza tra una semplice sperimentazione e un vero cambiamento strutturale.
Un modello per l’Europa: verso una mobilità urbana a emissioni zero
L’esperienza di Stoccarda, con l’introduzione su larga scala di autobus a idrogeno dotati di sistema fuel cell, costituisce un modello replicabile anche in altri contesti urbani europei. La combinazione tra tecnologia matura, supporto politico e capacità di collaborazione trasversale tra enti locali, aziende fornitrici e operatori di servizio crea le condizioni ideali per una trasformazione sistemica del trasporto urbano.
La presenza della modalità “H₂ mode” consente di superare i limiti infrastrutturali ancora presenti in molte città europee, dove le reti di ricarica elettrica non sono ancora pienamente sviluppate. In questo scenario, l’idrogeno si propone come soluzione complementare — e in alcuni casi preferenziale — per garantire un servizio continuo, efficiente e rispettoso dell’ambiente. Il progetto di Stoccarda ci mostra che il cambiamento è possibile, se supportato da visione, investimenti e collaborazione tra i giusti attori.
Fonte e immagini | Daimler Truck
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