Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, in cui le aziende hanno l’esigenza crescente di trasportare merci deperibili in modo sicuro e in piena conformità con le leggi vigenti. È in questo contesto che entrano in gioco i camion refrigerati, o veicoli isotermici, come una soluzione indispensabile per garantire che i prodotti sensibili alla temperatura mantengano la loro integrità lungo tutto il percorso.
Tuttavia, l’acquisto di camion refrigerati rappresenta un impegno finanziario considerevole, con costi di manutenzione e adempimenti normativi che possono far lievitare ulteriormente i costi iniziali. Ecco perché il noleggio di camion refrigerati si è affermato come una soluzione vantaggiosa per numerose aziende.
Il noleggio offre un’agilità senza pari e la possibilità di scalare rapidamente la flotta in risposta alle mutevoli esigenze del mercato. Picchi stagionali di domanda, espansione dei servizi o imprevisti come guasti meccanici dei veicoli di proprietà possono essere gestiti senza la necessità di immobilizzare capitali aziendali.
Tuttavia, è importante sottolineare che questa scelta non è priva di responsabilità e obblighi. Le aziende devono essere ben informate sulle specifiche normative che regolano l’uso dei veicoli isotermici, al fine di garantire la sicurezza alimentare, la conformità legale e il benessere delle loro merci.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sul noleggio di camion refrigerati, dalla normativa che regola il settore ai numerosi vantaggi che questa opzione offre alle aziende. Scoprirete come il noleggio di camion refrigerati può rappresentare una scelta intelligente per migliorare l’efficienza operativa, risparmiare denaro e garantire il rispetto delle normative vigenti. Sia che gestiate una piccola impresa locale o un’azienda internazionale, questo articolo vi fornirà le informazioni chiave di cui avete bisogno per prendere decisioni informate e sfruttare appieno i benefici del noleggio di camion refrigerati.
La chiave del noleggio di camion refrigerati: conoscere l’ATP e le classificazioni essenziali
La chiave per operare nel settore dei camion refrigerati in modo legale ed efficiente è comprendere appieno la normativa che lo regola. In questo contesto, l’Accord Transports Perissable, comunemente nota come ATP, assume un ruolo di fondamentale importanza. Questo accordo internazionale, nato nel 1970 sotto l’egida della Commissione Economica per l’Europa dell’ONU e successivamente ratificato dal Parlamento italiano, è soggetto ad aggiornamenti periodici per garantire l’aderenza alle più recenti tecnologie e norme di sicurezza. La versione più recente, datata giugno 2022, stabilisce le linee guida essenziali per il trasporto di merci deperibili e specifica le modalità d’uso dei camion refrigerati.
Un punto fondamentale che emerge dall’ATP è che tutti i veicoli isotermici devono essere certificati secondo la classificazione ATP per poter trasportare tali merci. Questa certificazione tiene conto di vari fattori, tra cui il coefficiente di isolamento termico e le caratteristiche strutturali del veicolo, e viene rilasciata solo quando un camion soddisfa i rigorosi standard stabiliti dall’accordo. La classificazione ATP assicura che il veicolo sia in grado di mantenere la temperatura richiesta per il trasporto di merci deperibili, garantendo così la sicurezza e la qualità dei prodotti durante il viaggio.
Classificazione dei mezzi per il trasporto refrigerato: cosa devi sapere
Ecco una panoramica delle categorie di mezzi per il trasporto refrigerato, con le relative caratteristiche principali:
Mezzi di Trasporto Isotermico:
Questi veicoli sono dotati di una carrozzeria termoisolante che limita lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno del veicolo. La classificazione si basa sul coefficiente globale di trasmissione termica (coefficiente K).
- Classe IN (Isotermico Normale): coefficiente di dispersione K uguale o inferiore a 0,7.
- Classe IR (Isotermico Rinforzato): coefficiente di dispersione K uguale o inferiore a 0,4 e pareti con uno spessore di almeno 45 mm quando la larghezza del veicolo supera i 2,50 metri.
Mezzi di Trasporto Refrigeranti:
Oltre a essere termoisolanti, questi mezzi utilizzano una fonte di freddo per mantenere la temperatura interna a un livello specifico, a seconda della classe.
- Classe A: +7 gradi centigradi.
- Classe B: -10 gradi centigradi.
- Classe C: -20 gradi centigradi.
- Classe D: 0 gradi centigradi.
Mezzi di Trasporto Frigorifero:
Questi veicoli sono termoisolanti e dotati di un sistema di raffreddamento per mantenere una temperatura interna specifica.
- Classe A: +12°C a 0°C incluso.
- Classe B: +12°C a -10°C incluso.
- Classe C: +12°C a -20°C incluso.
- Classe D: uguale o inferiore a 0 gradi centigradi.
- Classe E: uguale o inferiore a -10 gradi centigradi.
- Classe F: uguale o inferiore a -20 gradi centigradi.
Mezzi di Trasporto Calorifero:
Oltre a essere termoisolanti, questi mezzi sono dotati di un sistema di riscaldamento. Classi A e B (con sigle CNA, CRA, CRB).
È importante notare che il coefficiente K deve essere conforme alle specifiche normative, con un valore uguale o inferiore a 0,7 per la classe A e uguale o inferiore a 0,4 per le classi B, C, D, E, e F. La scelta tra queste categorie dipenderà dalle esigenze specifiche di trasporto dei prodotti deperibili e dalle condizioni ambientali in cui opererà il veicolo.
Sigle dei veicoli ATP nel trasporto refrigerato: cosa devi conoscere
- FNA (Camion Frigorifero Classe A):
- Temperatura mantenuta da +12°C a 0°C.
- Rivestimento isotermico con coefficiente K tra 0,7 e 0,4 W/m² °C.
- Unità refrigerante autonoma.
- FRA (Camion Frigorifero Classe A):
- Le stesse caratteristiche di FNA, ma con un coefficiente K inferiore o uguale a 0,4 W/m² °C.
- FRB (Camion Frigorifero Classe B):
- Temperatura mantenuta da +12°C a -10°C.
- Coefficiente K inferiore o uguale a 0,4 W/m² °C.
- FRC (Camion Frigorifero Classe C):
- Capacità di refrigerazione da +12°C a -20°C.
- Coefficiente K inferiore o uguale a 0,4 W/m² °C.
Quando un veicolo è dotato di un’unità refrigerante non autonoma o amovibile, queste sigle sono seguite dalla lettera X. In questa configurazione, il compressore dell’impianto refrigerante è messo in moto direttamente dal motore del veicolo, in un funzionamento noto come “trascinato”.
Le normative ATP richiedono che queste sigle di riconoscimento siano chiaramente visibili sul veicolo, insieme alla data di scadenza dell’attestato ATP. Devono essere applicate in caratteri stampatello di colore blu scuro su sfondo bianco, con un’altezza minima di 100 mm per le sigle e 50 mm per le date di scadenza. È importante seguire attentamente queste prescrizioni poiché le sigle devono essere rimosse nel momento in cui il veicolo non è più a norma, come stabilito dalla normativa ATP.
Controlli cruciali: verificare la regolarità ATP dei camion refrigerati a noleggio
Quando si noleggia un camion refrigerato, è di fondamentale importanza verificare la regolarità ATP per garantire la conformità alle normative. Ecco alcuni punti chiave da tenere in considerazione:
- Sigle di Riconoscimento: controllate che il camion presenti chiaramente le sigle di riconoscimento corrette, collocate all’esterno del veicolo, negli angoli in alto vicino alla parte anteriore su entrambi i lati. Queste sigle forniscono informazioni cruciali sul tipo di veicolo e sulle sue capacità di refrigerazione, come illustrato in precedenza.
- Data di Scadenza dell’Attestato ATP: verificate che sotto la sigla sia visibile la data di scadenza dell’attestato ATP. Questo attestato certifica la conformità del veicolo alle norme ATP. Se l’attestato è scaduto, il camion non è più conforme alla normativa e non dovrebbe essere utilizzato per il trasporto di merci deperibili.
- Sistema di Refrigerazione: assicuratevi che il sistema di refrigerazione del camion funzioni correttamente e sia adatto alla classe di temperatura richiesta. Ad esempio, un camion di classe A dovrebbe essere in grado di mantenere una temperatura da +12°C a 0°C, mentre un camion di classe B dovrebbe raggiungere una temperatura da +12°C a -10°C. Prestare attenzione al tipo di sistema di refrigerazione, che può variare a seconda se la sigla di riconoscimento termina con una “X”.
- Conformità alle Altre Normative: oltre alle norme ATP, verificate che il camion sia conforme alle leggi e alle normative relative alla sicurezza stradale e alle emissioni di CO2. Prima di procedere con il noleggio, è consigliabile ottenere dal fornitore tutte le informazioni necessarie sulla conformità del veicolo alle normative vigenti.
Controllando attentamente questi aspetti, potrete essere sicuri che il camion refrigerato a noleggio soddisfi tutti i requisiti normativi e offra una soluzione sicura ed efficiente per il trasporto di merci deperibili.
In sintesi, il noleggio di camion refrigerati offre agilità e flessibilità alle aziende per gestire le esigenze del trasporto di merci deperibili. Tuttavia, la conoscenza e l’aderenza alle normative ATP sono fondamentali per garantire operazioni sicure e conformi alla legge, garantendo la qualità dei prodotti durante il trasporto. Con questi elementi ben compresi, le aziende possono sfruttare appieno i benefici del noleggio di camion refrigerati e fornire servizi di trasporto affidabili per prodotti sensibili alla temperatura.
Fonte | Giffinoleggi
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