Interservice sull’ultimo numero di Uomini e Trasporti

Interservice sull’ultimo numero di Uomini e Trasporti

Intervista a Eduardo Maurelli, Fabio Marino e Marco Campari

L’ultimo numero della rivista Uomini e Trasporti ospita al suo interno un’approfondita intervista a Eduardo Maurelli (Membro del Board di Maurelli Group), Fabio Marino (CEO di Interservice) e Marco Campari (Direttore Generale di Interservice). Un’occasione per raccontare l’evoluzione di una realtà che ormai da anni si distingue a livello internazionale nel settore dell’assistenza per veicoli industriali, autobus e mezzi ferroviari.

L’evoluzione di Interservice

L’articolo si apre ripercorrendo la storia della nascita di Interservice come canale assistenziale complementare all’offerta di prodotto di Maurelli Group, come ricorda Eduardo Maurelli: «Dopo una partenza lenta e tortuosa, grazie a una visione strategica e investimenti mirati, la crescita ha subito un’accelerazione, soprattutto con l’ingresso di Fabio Marino nel 2017 e Marco Campari nel 2019».

Una crescita esponenziale

Dal 2019 a oggi i volumi sono più che triplicati. Fabio Marino, CEO, sottolinea: «Il fatturato, partito da 15 milioni, ha raggiunto i 47,5 nel 2024, mentre i dipendenti sono passati da 58 a 210». Anche le sedi sono aumentate da una a sei, con aperture a Reggio Emilia, Novara, Milano, Bolzano e Parma.

L’innovazione nell’assistenza

L’intervista evidenzia come uno dei fattori chiave del successo di Interservice è l’attenzione alle nuove esigenze del mercato, in particolare nel settore autobus. “Gestiamo 600 autobus elettrici e probabilmente questo numero rappresenta un primato continentale” ha spiegato Campari. “La ATM è il nostro principale cliente con più di 350 bus elettrici – mentre – la Tper è quella più all’avanguardia, perché i nostri servizi sono destinati a una flotta di 137 veicoli a idrogeno, la più grande d’Europa con questo tipo di alimentazione” ha poi continuato il Direttore Generale.

Un modello di assistenza evoluto

Oggi Interservice vanta una clientela molto eterogenea: serve trasportatori, case costruttrici e flotte internazionali, con il 50% dei clienti truck proveniente dall’estero, grazie a strategie mirate che nel tempo l’hanno resa un riferimento per le principali flotte europee. «Abbiamo stretto relazioni dirette con le principali flotte in Europa e oggi siamo l’officina di riferimento per realtà del calibro della lituana Girteka», spiega Eduardo Maurelli.

Ma l’attenzione di Interservice non si limita ai veicoli: le strutture offrono servizi dedicati ai conducenti, con spazi attrezzati per il loro comfort, dalla mensa alle docce, fino alla presenza di personale multilingue.

Scopri di più nell’intervista completa

Per approfondire tutti gli aspetti di questa crescita straordinaria e le strategie future di Interservice, leggi l’intervista completa su Uomini e Trasporti.

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