Nella vasta rete stradale italiana, la presenza di autotrasportatori rappresenta un elemento chiave per garantire il movimento continuo delle merci e il funzionamento efficiente dell’industria e dell’economia. Gli autotrasportatori, responsabili di guidare veicoli pesanti come autotreni e autoarticolati, svolgono un ruolo fondamentale nel trasporto delle merci in tutto il Paese. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, sorge una questione cruciale: è ancora possibile guidare questi veicoli dopo aver superato il 65° compleanno?
Questa è una domanda che spesso si pongono i conducenti di veicoli pesanti anziani in Italia. In questo articolo, ci addentreremo nel complesso mondo delle normative italiane che regolamentano la validità delle patenti di guida e le categorie di veicoli che possono essere guidate da coloro che hanno raggiunto una certa età. Scopriremo cosa dice la legge sul rinnovo delle patenti, i limiti d’età per la guida di veicoli pesanti e le procedure che i conducenti devono seguire per continuare a svolgere questa professione dopo i 65 anni di età.
Guidare un camion è una professione che richiede abilità, dedizione e responsabilità, e molti autotrasportatori anziani continuano a svolgere questo ruolo con passione e competenza. Tuttavia, è essenziale comprendere appieno le regole e i regolamenti che circondano la guida dei veicoli pesanti in età avanzata per garantire la sicurezza stradale e rispettare le leggi vigenti. Iniziamo il nostro viaggio nell’ambito della guida dei camion dopo i 65 anni esaminando le regole fondamentali e la normativa vigente.

La scadenza delle patenti di guida e i limiti di età
L’articolo 126 del Codice della Strada italiano stabilisce la durata delle patenti di guida per le categorie C1, C1E, C e CE. Queste patenti sono valide per 5 anni fino al compimento del 65° anno di età del conducente. Tuttavia, superato questo limite, la validità della patente non è più di 5 anni, ma di soli 2 anni. Inoltre, il rinnovo della patente è soggetto a verifiche dei requisiti fisici e psicofisici da parte della Commissione Medica Locale (CML).
Cosa puoi guidare dopo i 65 anni?
Una volta superati i 65 anni, le patenti di guida delle categorie C e CE consentono la guida di autotreni e autoarticolati con una massa complessiva a pieno carico non superiore a 20 tonnellate. Questo limite è dettato dall’articolo 115 del Codice della Strada. La legge prevede che, per guidare autotreni e autoarticolati con una massa superiore alle 20 tonnellate fino al compimento massimo dei 68 anni, è necessario ottenere un attestato di possesso dei requisiti fisici e psichici dopo una visita medica specialistica annuale presso la CML. Questo attestato consente al conducente di superare il limite delle 20 tonnellate fino ai 68 anni di età.
Procedura per il rinnovo della patente

Dopo aver compiuto i 65 anni, i conducenti di veicoli pesanti devono sottoporsi a una visita medica presso la CML per il rinnovo della patente delle categorie C e CE. Questo rinnovo ha una durata di 2 anni ed è necessario per poter continuare a guidare autotreni e autoarticolati con massa a pieno carico fino a 20 tonnellate.
Se un conducente desidera guidare veicoli con una massa superiore a 20 tonnellate e ha superato i 68 anni di età, dovrà ancora una volta sottoporsi a una visita medica presso la CML e richiedere il rilascio di un attestato di idoneità. Questo attestato ha validità annuale dalla data del rilascio ed è necessario per guidare veicoli pesanti di questa categoria.
Importanza della CQC e le Scadenze
È fondamentale notare che dal 29 giugno 2022 sono scadute le proroghe previste per la pandemia da Covid-19, ad eccezione della Certificazione di Qualificazione del Conducente (CQC). Le CML hanno affrontato una serie di arretrati da smaltire, pertanto, è consigliabile richiedere la visita annuale per confermare il possesso dei requisiti psicofisici almeno 6 mesi prima della scadenza per evitare la perdita del titolo di guida.
Conclusione: contribuire alla sicurezza stradale e all’economia
In un momento in cui l’industria del trasporto su strada è essenziale per garantire il flusso costante di merci e servizi, anche i conducenti di veicoli pesanti anziani svolgono un ruolo di fondamentale importanza e permettere loro di guidare è prioritario. Mantenere la continuità operativa in questo settore è vitale, ma è altrettanto importante farlo nel rispetto delle normative e delle scadenze.
I conducenti di veicoli pesanti che desiderano continuare la loro carriera professionale dopo aver superato i 65 anni sono chiamati a seguire le regole specifiche stabilite dal Codice della Strada italiano. Queste regole mirano a garantire che i conducenti anziani siano adeguatamente valutati e che soddisfino i requisiti fisici e psicofisici per garantire la sicurezza stradale.
È importante ricordare che la Commissione Medica Locale (CML) svolge un ruolo chiave in questo processo, assicurandosi che i conducenti rispettino i limiti d’età stabiliti per la guidare i veicoli pesanti. Mantenere la propria patente di guida aggiornata e l’attestato di idoneità, se necessario, è fondamentale per continuare a contribuire all’industria dell’autotrasporto e alla prosperità dell’economia.
In un contesto in cui le sfide organizzative, infrastrutturali e di personale affrontate dal settore dei trasporti su strada sono evidenti, la professionalità e l’esperienza dei conducenti anziani sono preziose risorse. La loro capacità di garantire che le merci vengano consegnate in modo sicuro e tempestivo è inestimabile per l’intera nazione.
Mantenere aggiornate le patenti di guida e rispettare le scadenze per le visite mediche è una dimostrazione di impegno e responsabilità nei confronti della sicurezza stradale e dell’efficienza dell’industria dell’autotrasporto.
In conclusione, il mantenimento della capacità di guida dei veicoli pesanti dopo i 65 anni è possibile, ma richiede l’osservanza rigorosa delle leggi e delle procedure previste dalla normativa italiana. I conducenti che compiono questa età devono essere consapevoli delle regole specifiche e delle scadenze, garantendo così un contributo prezioso all’industria del trasporto su strada e alla sicurezza delle strade italiane. La professionalità dei conducenti anziani è una risorsa inestimabile per il Paese e per l’economia nel suo complesso.
Fonte | Uomini e trasporti
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