Nel mondo dei camionisti, le discussioni sulla salute sono spesso incentrate sulle abitudini alimentari poco salutari e sul problema del peso corporeo. Tuttavia, il problema potrebbe essere più complesso di quanto sembri a prima vista. Molti esperti sostengono che la salute mentale potrebbe avere un ruolo cruciale in questo contesto.
Un sondaggio condotto nel 2014 dal National Institute of Occupational Safety and Health ha rivelato un dato preoccupante: ben sette camionisti su dieci a lungo raggio sono obesi, un tasso doppio rispetto alla popolazione attiva degli Stati Uniti. Ma una ricerca precedente, conosciuta come “Organizzazione dei camion e disturbi della salute mentale dei camionisti”, ha sollevato un dato altrettanto importante: circa il 30% dei camionisti lamentava solitudine e depressione.
Qual è il nesso tra problemi di salute fisica e la salute mentale?
Sorprendentemente, sembra che il cibo possa essere il punto di convergenza. Come molte altre sostanze, il cibo può diventare un meccanismo di reazione malsano o addirittura una dipendenza. In confronto alle droghe e all’alcol, il cibo è più economico, accessibile e meno evidente, il che lo rende una scelta apparentemente più accettabile.
Ethan Slaughter, fondatore del Copeland Hall Research Institute e COO di Christenson Transportation, sostiene che la chiave per affrontare queste abitudini alimentari malsane risieda nel lavorare con un professionista. Tuttavia, ciò pone una sfida, soprattutto in un settore dominato dagli uomini come il trasporto, dove esiste uno stigma nei confronti della consulenza psicologica.
Auto-aiuto
Jane Alway, ex presidente dell’Ontario Association of Mental Health Professionals e psicoterapeuta registrata, suggerisce che i conducenti possono utilizzare tecniche di auto-aiuto per identificare e affrontare i meccanismi di reazione malsani in modo preventivo. L’elemento chiave è la consapevolezza di sé e la ricerca di un equilibrio.
Ad esempio, quando si ha voglia di uno spuntino, è importante chiedersi se si è realmente affamati o se si cerca semplicemente di combattere la noia o la solitudine con il cibo. Molte persone ricorrono al cibo come una sorta di compagno di viaggio, ma ciò può portare a scelte alimentari malsane e incontrollate.
Le (cattive) abitudini alimentari
Le abitudini alimentari problematiche possono anche essere legate a stress finanziario, mancanza di rispetto sulla strada e il senso di isolamento lontano dalla famiglia e dalla comunità. Alway fornisce un esempio eloquente di un conducente che, prima di iniziare il viaggio, riempie la cabina con dolci e snack e, alla fine, si ritrova con la borsa vuota. Questo comportamento insensato può facilmente diventare la norma tra i camionisti.

Per affrontare queste sfide, i conducenti possono utilizzare piccoli promemoria, come appiccicare post-it in giro per la cabina. Se il desiderio di cibo emerge principalmente durante le fermate dei camion, potrebbe indicare la necessità di connessione sociale più che la fame stessa.
Per coloro che già conoscono i loro meccanismi di coping problematici, le riunioni in 12 fasi o le sessioni con terapisti possono essere un’opzione valida. La consapevolezza è un’altra pratica utile, che consiste nell’essere completamente presenti nel momento attuale, prendendo nota dei dettagli circostanti e persino del gusto e della qualità del cibo.
L’obiettivo è rendere i pasti un evento mirato e consapevole, parte di un concetto più ampio di alimentazione consapevole. Anche quando si commettono errori, è essenziale essere compassionevoli verso se stessi e utilizzare gli strumenti appresi per affrontare le sfide alimentari in modo costruttivo.
Sebbene la salute mentale e le abitudini alimentari dei camionisti siano tematiche complesse, l’importante è riconoscere che la soluzione può iniziare da piccoli cambiamenti e dalla consapevolezza di sé. Un camionista sano, sia fisicamente che mentalmente, è un conducente più sicuro e una risorsa preziosa per l’industria dei trasporti.
Oltre alle preoccupazioni sulla salute mentale, è essenziale esaminare anche i cambiamenti nelle abitudini alimentari dei camionisti nel tempo. Un tempo, le trattorie erano considerate il luogo ideale per i camionisti, ma questa situazione sembra essere cambiata notevolmente negli ultimi anni.
Federtrasporti ha condotto un sondaggio nel 2010 e un altro nel 2018 sulle abitudini alimentari dei camionisti. Nel 2010, quasi il 70% dei camionisti si fermava nelle trattorie per mangiare, mentre solo il 19% portava il cibo da casa. Nel 2018, la situazione era radicalmente diversa: solo il 49% si fermava nelle trattorie, mentre il 30% si portava il cibo da casa.
Questi cambiamenti nelle abitudini alimentari dei camionisti possono essere attribuiti a diversi fattori. Prima di tutto, i tempi sono diventati molto più stretti, con consegne più urgenti e ritmi di lavoro più intensi. Questa pressione per mantenere elevati livelli di produttività ha costretto molti camionisti a ridurre il tempo dedicato ai pasti.
Inoltre, la concorrenza nel settore dei trasporti è aumentata, spingendo le aziende a cercare di risparmiare tempo e denaro. Di conseguenza, molti camionisti si trovano ad affrontare orari più serrati e hanno meno tempo per soste prolungate in trattorie.
Questi cambiamenti nelle abitudini alimentari, tuttavia, possono avere conseguenze significative sulla salute dei camionisti. Saltare i pasti o mangiare in modo sconsiderato può portare a problemi di salute, come la riduzione degli zuccheri nel sangue, la minore ossigenazione del cervello e la sonnolenza durante la guida.
Anche mangiare in modo eccessivo la sera può essere dannoso, poiché può influire sulla qualità del sonno a causa del peso sullo stomaco. La pausa pranzo per i camionisti non è solo un momento per mangiare, ma rappresenta anche un’opportunità di socializzare con i colleghi, condividere opinioni, informazioni e confrontarsi. La mancanza di queste interazioni sociali può avere un impatto negativo sul benessere emotivo e sociale dei camionisti.
Tuttavia, questi cambiamenti nelle abitudini alimentari stanno portando anche a nuove tendenze nel settore dei trasporti. Alcuni camionisti stanno iniziando a dotare i loro veicoli di fornelli, una pratica che era una rarità fino a qualche anno fa. Questo consente loro di preparare cibo direttamente nel camion, risparmiando tempo e denaro.
La maggior parte dei camionisti preferisce avere cibo già pronto nel camion, evitando soste in trattorie e guadagnando tempo prezioso. Questa tendenza riflette una realtà in cui i tempi sono più stretti che mai, e la produttività è la priorità principale.
Tuttavia, questa situazione solleva anche preoccupazioni sulla salute dei camionisti. Consumare pasti pesanti e poco salutari durante i viaggi può portare a problemi di peso e salute a lungo termine. La mancanza di opportunità per l’attività fisica è un altro fattore da considerare, poiché i camionisti trascorrono gran parte della giornata seduti al volante.
Pertanto, per affrontare questi problemi, è essenziale che i camionisti adottino abitudini alimentari più sane e cercare di dedicare del tempo all’attività fisica quando possibile. Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e cibi nutrienti, può aiutare a mantenere un buono stato di salute.
È importante anche prendersi il tempo per i pasti e mangiare con calma quando possibile. Questo non solo favorisce la digestione, ma offre anche un momento di relax per mente e corpo. Fare una breve passeggiata o un po’ di esercizio fisico durante le pause può contribuire a mitigare gli effetti negativi del lavoro sedentario.
Inoltre, l’uso della tecnologia può essere un alleato prezioso per i camionisti che desiderano migliorare le loro abitudini alimentari e il loro benessere generale. Applicazioni per smartphone e tablet possono aiutare a pianificare i pasti, monitorare l’assunzione di calorie e fornire suggerimenti nutrizionali.
In conclusione, la salute mentale e le abitudini alimentari dei camionisti sono questioni complesse che richiedono attenzione e considerazione. È essenziale riconoscere i legami tra questi due aspetti e promuovere una cultura di benessere tra i conducenti. Facendo piccoli cambiamenti nelle abitudini alimentari e prestando attenzione alla salute mentale, i camionisti possono migliorare la loro qualità di vita e contribuire a un settore dei trasporti più sano e sicuro.
Fonte | Macingo Blog