L’industria dei biocarburanti liquidi sostenibili sta avanzando a grandi passi in Italia, spingendo per un’equa agevolazione fiscale che renda giustizia all’impegno verso la decarbonizzazione dei trasporti. L’Associazione Italiana dell’industria olearia (ASSITOL) sta chiedendo che i biocarburanti siano trattati alla stessa stregua del gasolio commerciale in termini di sconto sull’accisa.

Una richiesta di equità fiscale con agevolazioni
La legge sui Rigassificatori, recentemente convertita in legge definitiva, ha introdotto un emendamento che estende l’agevolazione fiscale precedentemente riservata al gasolio commerciale anche all’Hydrotreated Vegetable Oil (HVO). Tuttavia, questa estensione non ha incluso altri biocarburanti liquidi sostenibili, sollevando un dibattito sulla parità di trattamento tra le fonti rinnovabili.
L’iniziativa del gruppo biodiesel di ASSITOL
Il Gruppo Biodiesel di ASSITOL sta spingendo per un cambiamento, sottolineando che tutti i biocarburanti liquidi sostenibili dovrebbero beneficiare dell’agevolazione fiscale. Questo approccio favorirebbe la competitività del biodiesel e degli altri biocarburanti rispetto al gasolio commerciale.
Il biodiesel: un contributo sostenibile
Il biodiesel si distingue come una soluzione ecologica e redditizia per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Ricavato da scarti come l’olio di frittura e sottoprodotti vegetali, il biodiesel offre un’alternativa efficiente e sostenibile. Il processo di produzione mediante transesterificazione riduce i costi di produzione, rendendo il biodiesel una scelta economicamente vantaggiosa, vediamo brevemente ora il processo produttivo e soprattutto perché è necessario portare questo prodotto allo stesso livello del gasolio commerciale.
Il processo di produzione del Biodiesel: un passo verso la sostenibilità
Il biodiesel è un biocarburante sostenibile che offre una promettente alternativa al tradizionale diesel ottenuto da fonti fossili. La sua produzione è un processo intricato che sfrutta risorse rinnovabili, riduce le emissioni nocive e contribuisce alla decarbonizzazione dei trasporti.
1. Materia prima: oli vegetali usati ed estratti
Il biodiesel può essere ottenuto da diverse materie prime, ma una delle fonti principali è rappresentata dagli oli vegetali usati, come quelli di frittura. Questi oli, altrimenti destinati a essere smaltiti, possono essere recuperati e trasformati in biodiesel attraverso un processo di trasformazione chimica noto come transesterificazione.
2. Transesterificazione: la chiave della produzione
La transesterificazione è il cuore del processo di produzione del biodiesel. In questa fase, gli oli vegetali usati vengono trattati con alcol (solitamente metanolo) e un catalizzatore, che innesca la reazione chimica. Durante questa reazione, gli oli si separano in glicerolo e metil esteri (il biodiesel vero e proprio). Questo processo riduce la viscosità dell’olio, rendendolo adatto per l’uso nei motori diesel.
3. Raffinamento e purificazione
Dopo la transesterificazione, il biodiesel ottenuto può essere soggetto a ulteriori fasi di raffinamento per garantire la sua qualità. Questo può includere la rimozione di impurità, acqua e residui di catalizzatori. Il biodiesel purificato è poi pronto per l’uso nei motori diesel, offrendo un’alternativa più pulita e sostenibile al diesel tradizionale.
4. Vantaggi del biodiesel
La produzione di biodiesel offre numerosi vantaggi sia dal punto di vista ambientale che economico. Utilizzando oli vegetali usati o sottoprodotti dell’industria alimentare, si riduce il rifiuto di materiale che altrimenti potrebbe finire in discarica. Inoltre, la combustione del biodiesel genera meno emissioni di gas serra e particolato rispetto al diesel tradizionale, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale.
La produzione di biodiesel si inserisce perfettamente nell’obiettivo di promuovere fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. La sua adozione nei settori del trasporto su strada e della logistica può contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di carbonio e all’avvicinamento agli obiettivi di sostenibilità.
Un futuro più verde
Il processo di produzione del biodiesel dimostra che è possibile unire l’innovazione tecnologica all’impegno per l’ambiente. Utilizzando materie prime rinnovabili e processi chimici avanzati, il biodiesel si presenta come una soluzione vincente per il presente e il futuro. La continua ricerca e sviluppo in questo campo promettono di rendere il processo di produzione del biodiesel sempre più efficiente ed ecologico, aprendo la strada a un futuro più verde nel settore dei trasporti.
Una flotta ecologica in crescita
La capacità produttiva italiana di biocarburanti, compresi il biodiesel e l’HVO, è notevole. Con una produzione di circa 2.200.000 tonnellate, l’Italia sta dimostrando il suo impegno verso fonti energetiche più sostenibili. Questo è confermato dalla crescente utilizzazione del biodiesel, con un consumo di biodiesel che ha raggiunto il 90% rispetto all’HVO, attestandosi all’10%.
Guardando al futuro
Il Gruppo Biodiesel di ASSITOL sottolinea che estendere l’agevolazione fiscale a tutti i biocarburanti liquidi sostenibili avrebbe un impatto significativo sulla transizione ecologica nel settore dei trasporti. Questa mossa rappresenterebbe un passo avanti per l’Italia nel raggiungimento dei suoi obiettivi di sostenibilità nel trasporto su strada. Con un sostegno fiscale adeguato, i biocarburanti liquidi sostenibili potrebbero contribuire in modo sostanziale alla creazione di un futuro più verde e prospero.
Fonte | Rinnovabili.it
Leggi altri articoli sul nostro Blog Maurelli